Da Montale a Fiorenzuola

Da Montale a Fiorenzuola, 22,7 km (602 a Roma). È piovuto nella notte e il cielo si è mantenuto grigio tutta la giornata ma per fortuna non ci sono stati rovesci. Tappa tranquilla, tutta in pianura. Per fortuna dopo qualche km lasciamo la trafficatissima via Emilia e camminiamo su strade di campagna, tra campi di mais, campi di pomodori, campi di erba da foraggio e campi già arati. Un paio di cose degne di nota: il guado del torrente Chiavenna non facile come descritto dalla guida, scritte omofobe in una casa abbandonata in località La Spezieria (vedi foto). Arrivati a Fiorenzuola, la piacevole sorpresa di trovare una cittadina tranquilla e piacevole con alcuni angoli molto suggestivi. Siamo alloggiati all'ostello della parrocchia di San Fiorenzo, in pieno centro dietro il duomo. Abbiamo ritirato le chiavi presso la casa parrocchiale sulla destra del duomo e sono stati gentilissimi. Unica nota stonata, che mi ha fatto sentire veramente a disagio, una vignetta formato A4 appesa alla porta a vetri della casa parrocchiale dove una maestra si rivolge al preside dicendo che dopo la lezione sul gender i bambini non sanno se andare nel bagno dei maschi o delle femmine e si fanno la pipì addosso(vedi foto). Tutto il mondo sa che la teoria gender non esiste, che se la sono inventata i cattolici integralisti per creare avversità contro una possibile legge sulle unioni civili. Fa male vedere come si strumentalizzano i bambini per raggiungere i propri scopi. Altro che amore cristiano, in guerra ogni mezzo è lecito. A fare da contraltare a questa tristezza, la conoscenza di Donata Meneghelli, giornalista del quotidiano piacentino Libertà, persona di grande umanità, che ha ascoltato le motivazioni del nostro Cammino dei Diritti è scriverà un articolo che uscirà dopodomani. Per ascoltare il resoconto delle nostre giornate andate sulla pagina Facebook di Radiofrancigena.com ogni sera alle 20,30 e in replica la mattina successiva alle 11,00. A domani 😊