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IL GARANTISTA: parte il Cammino dei Diritti - vogliamo le unioni civili

di Sergio Ravasio

Era già successo 145 anni fa: le truppe del Generale Cadorna partirono in piena estate da Torino per Roma dove lì giunti, grazie ai cannoneggiamenti, il 20 settembre 1870 riuscirono a fare una breccia a Porta Pia per liberare la città dal potere papalino, controllata all’epoca da un esercito fatto per lo piu’ di mercenari. Riaccadrà, stavolta senza cannoni e baionette, la mattina di sabato 15 agosto quando, da Torino, in Piazza Carignano, partirà con destinazione Roma il ‘Cammino dei Diritti’, marcia nonviolenta

promossa da montanari, esperti di trekking, volontari, cittadini e membri di associazioni laiche che si battono per i diritti civili e umani. Il via lo darà, insieme ad altre personalità, Angelo Pezzana, storico esponente della comunità lgbt, fondatore del Fuori, il primo movimento gay italiano nato proprio

a Torino nella sede locale del Partito Radicale. È una marcia che dal capoluogo piemontese percorrerà molti tratti e luoghi storici della Via Francigena e che giungerà il 20 settembre nella Capitale, in Piazza Montecitorio, passando e onorando la Breccia di Porta Pia dove, sicuramente, quel giorno, incontreranno i Radicali, gli unici che insieme all’Associazione del Libero Pensiero onorano da

decenni quel luogo storico di laicità e libertà.

Per quando arriveranno a Roma gli organizzatori della marcia, che ricorda quella Gandhiana del sale, hanno chiesto al Premier Renzi un incontro per avere rassicurazioni sulle promesse fatte -finora disattese sulla nuova legge sulle unioni civili; nessuno finora ha loro risposto*, così come molti

esponenti politici ‘romani’ spariti e che ad oggi hanno ignorato le richieste di dialogo e attenzione dei marciatori. Tra gli obiettivi della marcia, alla quale hanno aderito decine di associazioni e centinaia di cittadini, vi è quello di abbattere un altro muro, quello dell’ostracismo e dell’ipocrisia che questa

classe politica, impregnata di visioni clericofondamentaliste, contrappone alle richieste di regolamentazione delle unioni civili e/o di matrimonio civile di centinaia di migliaia di coppie che oggi convivono senza uno straccio di riconoscimento legale, con tutte le conseguenze sul diritto ereditario, reversibilità della pensione, la casa, eccetera. Negli anni ’70, grazie alle battaglie di civiltà di molte organizzazioni laiche, dal Gruppo Abele alla Lega Italiana per il Divorzio, dal Partito Radicale ai Socialisti di Loris Fortuna, l’Italia visse una stagione di grandi novità sul fronte dei diritti civili: il voto ai diciottenni, la vittoria del referendum sul divorzio, la nuova legge 685 che depenalizzava il consumo di

droga, la riforma del diritto di famiglia, la legge per il cambio di nome delle persone transessuali, la legge per gli obiettori di coscienza al servizio militare. In questi 40 anni di deserto sono state nel frattempo approvate per lo piu’ leggi punizioniste, proibizioniste e antiscientifiche, tutte ispirate a visioni politiche di pura demagogia, leggi rimesse poi in discussione dalla Corte Costituzionale

costretta a intervenire per limitare i danni contro la legge punizionista sulla droga e smontando, grazie al lavoro straordinario dell’Associazione Luca Coscioni, pezzo dopo pezzo, la legge sulla fecondazione assistita. Sempre la Corte Costituzionale è poi intervenuta nel 2010 con una storica sentenza sulla mancanza di leggi sulle unioni e/o il matrimonio civile sollecitando il Parlamento a legiferare sul tema, quest’ultima sentenza la si deve alla campagna di Affermazione Civile promossa nel 2006 dall’Associazione Radicale Certi Diritti che vide decine di coppie gay presentarsi in Comune per chiedere

le pubblicazioni del matrimonio. Il Parlamento Europeo, il Consiglio d’Europa, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in questi anni sono intervenuti ripetutamente sollecitando l’Italia a legiferare su questi temi.

Il “Cammino dei Diritti” vedrà protagoniste persone coraggiose, motivate e piene di speranze, è un’iniziativa complementare e di supporto alle tante proposte di legge che da decenni sono ferme in Parlamento, per questo è importante il 15 agosto trovarsi tutti in Piazza Carignano a Torino.

Tutte le info sul sito camminodeidiritti.wix.com/camminodeidiritti.

tratto da ilgarantista.it

*teniamo a precisare che la senatrice Monica Cirinnà, la cui proposta di legge sulle unioni civili sarà in discussione al Senato a settembre, non solo ci ha risposto ma farà con noi una tappa del Cammino (nota di Piero Spina, presidente del Cammino dei Diritti).


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